Attività fisica in gravidanza: benefici per mamma e nascituro

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Attività fisica in gravidanza: benefici per mamma e nascituro

Attività fisica in gravidanza. È molto comune l'errore di considerare la gravidanza come una stato di malattia, che richiede alla futura mamma di ridurre l'attività fisica in gravidanza e sviluppare un atteggiamento un po' paranoico nei confronti dei mille pericoli che sarebbero in agguato, sempre pronti a compromettere la sua salute e quella del piccolo che porta in grembo.

In realtà, le cose non stanno affatto così: è vero che durante la gestazione aumentano le attenzioni che devono essere dedicate alla propria salute, all'alimentazione, all'uso di farmaci ed al carico di impegni sostenibile, ma nulla impedisce di proseguire con le proprie normali attività, specie in assenza di motivi medici particolari.

Una delle prime attività fisica in gravidanza a cui si rinuncia quando si ha la conferma dell'inizio della gestazione è la pratica dello sport. Il momento di svolta è rappresentato in genere dalla quinta settimana di gravidanza, quando tramite l'apposito test è possibile verificare con sicurezza l'avvenuto concepimento. I cambiamenti che si verificano nel corpo femminile in questa fase sono molteplici ed il grado di sviluppo raggiunto da quello che ancora viene definito embrione risulta spesso impressionante per la sua rapidità di crescita. I sintomi e le mutazioni tipiche della quinta settimana sono generalmente le stesse per la maggior parte delle gestanti: consultate l'approfondimento sulla quinta settimana di gestazione proposto dal famoso sito “Bravibimbi”, e scoprirete anche in cosa consistono i cambiamenti ai quali il bimbo sarà soggetto.

Molte donne, preoccupandosi della necessità di proteggere il prezioso esserino che comincia a crescere dentro di loro, sospendono la frequentazione di palestre e centri sportivi. Questo però può rivelarsi un errore: dedicarsi all'attività fisica in gravidanza può apportare molti benefici, tanto alla donna quanto al feto. L'importante è scegliere un'attività adeguata alle nuove esigenze, che possa essere svolta anche a bassa intensità.

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Attività fisica in gravidanza: quale consigliata

A dispetto di quello che si potrebbe pensare, con un approccio graduale e rispettoso del proprio livello di allenamento, sono ben poche le attività sportive precluse ad una donna incinta.

Sono sconsigliati tutti gli sport di contatto, ovvero le discipline come calcio o basket, nelle quali è prevista un'interazione, a volte violenta, con gli altri atleti. Ovviamente, il pericolo di colpi alla pancia e rovinose cadute deve essere assolutamente evitato, quindi anche tennis, equitazione ed esercizi ginnici intensi diventano off-limits.

Viceversa, attività come il nuoto, la corsa, la cyclette, l'aerobica ma anche la pesistica, se praticate con attenzione e dolcezza, possono rivelarsi la perfetta attività fisica in gravidanza.

Non bisogna dimenticare che in questa delicata fase, l'obiettivo è quello di mantenersi in forma e non certo di superare i propri limiti o cercare di migliorare l'aspetto fisico dimagrendo.

I benefici per la mamma

Praticare sport è fonte di numerosi benefici per la futura mamma e l'attività fisica è fondamentale in gravidanza. Tra i principali vogliamo ricordare:

  • stimolazione e rafforzamento del sistema cardiocircolatorio;
  • tonificazione della muscolatura, che può essere d'aiuto per sostenere il carico del pancione;
  • controllo del peso, che scongiura problemi articolari ed il pericolo di sviluppare il diabete gestazionale;
  • assunzione di una corretta postura della schiena;
  • riduzione della ritenzione di liquidi e del gonfiore di gambe e caviglie;
  • produzione di endorfine, che aiutano a migliorare il tono dell'umore e a tenere sotto controllo lo stress.

I benefici per il nascituro

Sono stati condotti molti studi sugli effetti che l'attività fisica in gravidanza ha sul feto e tutti sembrerebbero confermare un suo ruolo positivo.

Una ricerca del 2010, condotta dagli studiosi della University of Auckland, in Nuova Zelanda, e da quelli della Northern Arizona University, negli Stati Uniti, ha dimostrato che praticare uno sport leggero durante la gestazione aumenta in maniera considerevole la probabilità che il neonato presenti un peso nella norma. Ciò, a sua volta, garantirebbe una minore predisposizione all'obesità e al diabete, contribuendo effettivamente alla salute dell'individuo.

Non solo: dati ottenuti nel corso di altre indagini scientifiche, permettono di affermare che i benefici riguardano anche il sistema cardiocircolatorio, nonché le funzioni cognitive del nascituro.

Nel primo caso, è stato accertato che il cuore dei bimbi nati da mamme che hanno evitato la sedentarietà e praticato attività fisica in gravidanza, risulta essere più forte ed efficiente, sia prima che dopo il parto. Nel secondo, si è dimostrato che l'ippocampo, l'area del cervello deputata alla memoria e all'apprendimento, risulterebbe essere più sviluppato nei figli di mamme sportive.

Pericoli da evitare

Come già accennato, è essenziale evitare sforzi troppo intensi o prolungati. Una prima motivazione riguarda il fatto che un eccessivo consumo di ossigeno e di nutrienti da parte della madre, può comportare ovvi problemi per il feto. Inoltre, un'attività fisica molto vigorosa determina un aumento della temperatura corporea, che espone il nascituro al pericolo di ipertermia.

Bisogna anche tenere conto dei cambiamenti che si verificano nel corso della gestazione. L'ultimo trimestre, in particolare, risulta essere il più critico per l'attività sportiva.

In questa fase, il peso del pancione risulta essere considerevole e, oltre a creare un ingombro che complica i movimenti, esso determina una lordosi della colonna vertebrale, con lo sbilanciamento in avanti del corpo che diminuisce l'equilibrio. Il carico di lavoro per il cuore aumenta, così come le sollecitazioni a cui sono soggette le articolazioni.

Onde evitare di incorrere in gravi rischi per la salute della donna e del feto, si consiglia di sostituire l'attività fisica in gravidanza, nel corso degli ultimi mesi di gestazione, con discipline dolci in grado di favorire il rilassamento muscolare, ad esempio lo yoga.

Eleonora

Eleonora Musumeci

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