Cosa succede dopo il parto naturale

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Cosa succede dopo il parto naturale.

Sicuramente l'incontro con il proprio bambino appena nato è il momento più intenso della vita di una donna, ma è anche vero che, soprattutto chi è alla prima gravidanza, non sa effettivamente che cosa succede dopo il parto naturale. Ebbene, care neomamme primipare, capisco perfettamente il vostro enorme punto interrogativo sospeso sulla testa e capisco che stiate cercando in rete delle informazioni su cosa succede dopo il parto. Sono convinta che, sebbene sia bello e rassicurante affidarsi totalmente alle cure dei medici e delle ostetriche della clinica/ospedale, la consapevolezza di ciò che ci aspetta dopo il parto sia impagabile. Ecco poche, ma chiare notizie al riguardo, perché possiate affrontare tutto con serenità. 

L'utero dopo il parto

Ovviamente, a lavorare maggiormente durante il parto è l'utero, quel muscolo che si è ingrandito enormemente, rispetto alla sua normale dimensione, per ospitare il feto nella sua formazione e crescita. Durante il travaglio, l'utero subisce delle contrazioni ritmiche che servono a "spingere" il bambino fino alla nascita. Le contrazioni vengono stimolate da un ormone, l'ossitocina, che, seppur tipica della gravidanza, è presente nel nostro organismo anche dopo.

Ebbene, dopo un momento di rilassamento della muscolatura dell'utero - sorpresa! - le contrazioni riprendono. No, non è che dobbiamo rassegnarci a rivivere i momenti del parto, anzi, le contrazioni post parto sono molto più contenute e a volte non vengono nemmeno avvertite dalla mamma, ma sono necessarie perché servono a chiudere i vasi sanguigni e a impedire emorragie importanti che potrebbero mettere a rischio la vita della partoriente. 

In questo modo, l'utero, piano piano, tornerà alle sue dimensioni normali. Se la neomamma allatta il suo bambino al seno, capiterà di avvertire le contrazioni dell'utero proprio in contemporanea all'allattamento perché in quel momento l'ossitocina in circolo sarà maggiore. L'intensità di queste contrazioni e, quindi, il dolore, dipendono dalla soglia del dolore di ognuna di noi. Per esempio, nel mio caso, sì, le avvertivo in maniera intensa, ma il dolore non mi faceva certo urlare, giusto un sussulto. Non voglio mentirvi, non era proprio solletico quello che provavo, ma comunque una sensazione perfettamente sopportabile. Il fastidio che invece mi faceva davvero soffrire erano i punti conseguenti all'episiotomia, l'incisione vaginale che mi è stata fatta per facilitare il parto. Per fortuna, con l'antidolorifico adatto, ho superato anche questo fastidio piuttosto velocemente.

 

Perdite post parto: il puerperio

Dicevamo prima che, dopo il parto, l'utero deve riprendere forma e dimensioni normali. Nel ristabilirsi la normalità, sono prevedibili anche abbondanti perdite di sangue che dureranno, con intensità di flusso decrescente, circa 40 giorni, periodo detto puerperio. Tali perdite di sangue sono dovute al fatto che la placenta ha creato con i vasi sanguigni dell'utero molte connessioni per cui, una volta staccatasi, anche i vasi si sono staccati. Il flusso di sangue, però, non si interrompe e continua come un lungo ciclo mestruale che, peraltro, ha una fisiologica funzione di autopulizia dell'utero.

Che cosa ti serve dopo il parto

Non preoccupatevi, la perdita di sangue post parto non porta con sé i fastidiosi dolori del ciclo mestruale, serve solo munirsi di assorbenti piuttosto grandi da portare in ospedale e iniziare a usare immediatamente dopo il parto. Personalmente ai classici assorbenti preferisco le Mutande assorbenti post parto: si indossano come comuni mutande e, sì, assomigliano a pannolini, ma sono di una comodità estrema perché avvolgono i fianchi e non c'è possibilità che si spostino, provocando fuoriuscite. Per il mio imminente parto ho scelto le mutande assorbenti post parto Abri Flex Pants, realizzate con la nuova tecnologia AirPlus, per un rapido assorbimento di liquido e per una massima sicurezza. Sono traspiranti, confortevoli, poco ingombranti; hanno persino un indicatore di livello di umidità per meglio sapere quando cambiarle. Hanno morbidi elastici in vita, così non scendono, e sono disponibili in due taglie.

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Ovviamente, in questo arco di tempo, non andrà assolutamente trascurata l'igiene intima, tantomeno se durante il parto è stata praticata l'episiotomia: l'insorgere di un'infezione durante l'allattamento non sarebbe per nulla positivo. Lavarsi potrebbe essere fastidioso: potrebbe essere un'idea ricorrere a una bottiglia con beccuccio per spruzzare l'acqua senza toccarsi o usare il soffione della doccia a una bassa intensità.

Fondamentale sarà il detergente intimo scelto, naturalmente, antibatterico e lenitivo. Il detergente intimo lenitivo Sapone di un Tempo è formulato con tensioattivi di origine naturale ed è arricchito con estratti vegetali da Agricoltura Biologica: Aloe Vera, Calendula, Malva, Melissa e Niaouly, piante dal potere lenitivo, emolliente, cicatrizzante e antisettico.

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Per comodità, io che mi trovo ad affrontare la mia seconda gravidanza, con tutti gli acciacchi del caso e prostrata dal caldo, ho scelto di fare questi necessari acquisti online. I prodotti che vi ho sopra citato, potete trovarli su Miscappalapipi.it, un e-commerce dedicato a neonati e mamme: un'ampia selezione di prodotti di alta qualità, tutti a portata di clic, per facilitare gli acquisti delle mamme per se stesse e per il loro bebè. Interessante anche la selezione di pannolini eco-compostabili, amici della pelle del bambino e dell'ambiente. L'e-commerce Miscappalapipi.it offre ancora altri vantaggi: raccolta punti, buoni sconto, assistenza e spedizioni rapide.

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Allattamento al seno 

Ma tornando a cosa succede dopo il parto, voglio spendere due parole esatte riguardo all'allattamento al seno. Fermo restando che non c'è differente dignità tra l'allattamento al seno e l'allattamento artificiale, per esperienza personale vi dico che non dovete arrendervi o scoraggiarvi al primo tentativo fallito. Quando nacque Beatrice non riuscivo ad attaccarla al seno, non c'era modo. Credevo dipendesse da me, temevo di non avere latte o che non avesse un buon sapore. Invece era solo che la mia neonata era piuttosto pigra e, nonostante l'istinto, non sapeva effettivamente come nutrirsi.  Ci è voluta pazienza, ma alla fine ci sono riuscita. 

La montata lattea, ossia il latte maturo vero e proprio, arriva tra i due e i quattro giorni successivi al parto. Prima, quello che può succhiare il bebè è il colostro, un liquido denso e vischioso, giallino, povero di grassi, ma ricco di zuccheri, proteine, vitamina A e anticorpi. Il colostro è perfetto per i primi giorni di vita del bambino perché è molto digeribile e ha un elevato potere nutrizionale. In più, il colostro aiuta a espellere le prime feci (il meconio) e l'eccesso di bilirubina, riducendo il rischio di ittero. Gli anticorpi contenuti in abbondanza, inoltre, lo proteggono dal rischio di infezioni. 

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Quando arriva la montata lattea si potranno avere alcuni fastidi e dolori al seno, per cui sarà un sollievo allattare spesso il bambino. A volte, il latte fuoriuscirà dai capezzoli indipendentemente dalla nostra volontà. Sarà allora utile indossare le coppette assorbilatte: meglio sceglierle naturali, senza plastica, senza profumi né tinture e cloro. Se sono anche compostabili, come le Coppette Assorbilatte Eco by Naty, in vendita su Miscappalapipi.it, ancora meglio!

 
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La mia scorta per il post parto. Grazie a Miscappalapipi.it che mette a disposizione i migliori prodotti, a portata di click.

 
Eleonora

Eleonora Musumeci

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