Il bacio della Principessa, o di un desiderio realizzato

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Il bacio della Principessa o di un desiderio realizzato.

Non ci sono più le principesse di una volta. O forse quelle di oggi sono più simili a quelle delle favole a cui ci hanno abituate da piccole: sei una ragazza qualunque, incontri un bel principe e te lo sposi per diventare, un giorno, una regina (vedi la storia delle belle sul trono di Inghilterra). Eppure, le principesse non sono di un solo tipo. Mia figlia Bea è convinta di esserlo, per esempio. La responsabilità è mia e del suo papà, che l'abbiamo amata e coccolata sempre sopra a ogni cosa, chiamandola principessa. Lo è per noi e lei sa che è così: il suo diadema più bello è il nostro amore.

Ma non tutte le principesse sono universalmente riconosciute belle ed eleganti, anche se tutte lo sono agli occhi dei propri genitori. Come, per esempio, la protagonista della favola Il bacio della principessa, volumetto illustrato edito da Matilda Editrice

Il bacio della principessa

IL BACIO DELLA PRINCIPESSA

Titolo: Il bacio della principessa.

Autore: Fernando Almena

Traduzione: Luisa Staffieri

Illustrazioni: Ulrike Muller

Edito da Matilda Editrice

Anno di pubblicazione: 2016

Numero pagine: 48

Età di lettura: dai 5 anni.

Rospina è la principessa figlia di re Rospo e regina Rospa. Sì, come si intuisce dai nomi, il paese molto molto lontano dove si svolge la vicenda è lo stagno, regno dei rospi verdastri. Il re e la regina venerano la loro figlioletta e vorrebbero realizzare tutti i suoi desideri. Il problema è che proprio non ci riescono: le richieste della principessa sono non convenzionali e i sovrani, conservatori come sono, non comprendono affatto il desiderio di libertà e anticonformismo della figlia.

Il bacio della principessa

Proprio perché non capiscono il desiderio di libertà e indipendenza di Rospina, papà re e mamma regina decidono che la soluzione migliore sia  trovarle un marito e, come in ogni storia regale che si rispetti, dovrà essere un blasonato rospo a impalmare la principessa. Ma dove sono i bei principi rospi di una volta? A quanto pare ne è rimasto uno soltanto che, ahimè, è vittima di un malvagio incantesimo e non sarà semplice da trovare. Sta di fatto che i desideri più profondi di Rospina non mutano ed ella malvolentieri ubbidisce ai genitori. 

Riuscirà la principessa rospa a seguire le proprie inclinazioni e a realizzare i propri sogni? 

La chiave, forse, è nella dedica iniziale:

 

Alle bambine di oggi e a quelle che verranno

libere di sognare i sogni che vorranno.

Una bella favola, di Fernando Almena, che ha avuto largo successo in Spagna, per poi approdare in Italia con la brillante traduzione di Luisa Staffieri. Quarantotto pagine colorate, illustrate dalla tedesca Ulrike Muller, che raccontano una storia fuori dagli schemi, perché le cose cambiano e le bambine hanno sogni più grandi di quelli che prevedono di essere semplicemente moglie perché così vuole la società. 

Il racconto è simpaticissimo e si conclude come non ti aspetteresti. Bea ne è rimasta entusiasta, si aspettava tutt'altro e la sorpresa finale le ha permesso di apprezzare maggiormente la parte precedente della storia, peraltro, già divertente di suo. Si tratta di un modo piacevole e arguto per spiegare ai bambini che i genitori cercano sempre il meglio per i propri figli, ma spesso non riescono a comprendere fino in fondo le aspirazioni di essi. Allo stesso tempo, non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni perché, con fermezza e perseveranza, è sempre possibile far sì che si realizzino.

Eleonora

Eleonora Musumeci

7 thoughts on “Il bacio della Principessa, o di un desiderio realizzato”

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