Siddura: semplicità e tradizione

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Siddura: semplicità e tradizione

Capita che la passione della propria vita non venga subito a galla, a volte si scopre dopo un buon tratto di vita, a volte è completamente agli antipodi rispetto a ciò che è stato. A volte capita di innamorarsi di una terra in cui non si è nati, un luogo che si scopre e si riscopre pieno di potenzialità, ricco di quella materia di cui sono fatti i sogni. Forse per vocazione, forse per desiderio di vincere nuove sfide, dal campo della moda, il signor Nathan Gottesdiener diventa produttore di vini eccellenti, scoperta la sua passione per Siddura, una proprietà abbandonata nel cuore della Gallura sarda. Intuizione o ambizione? Di certo scelta intelligente che ha saputo dare numerose soddisfazioni a chi ha sudato per la resa di Siddura.

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Nel nord della Sardegna, Siddura è una terra che eredita l'antica tradizione della viticoltura e la porta all'eccellenza. In un terreno misto di granito, sabbia e argilla, la vite trova il suo ambiente ideale per crescere e dare un prodotto facilmente identificabile. Così la scelta, obbligata da terra e filosofia, di coltivare i vitigni Cannonau, Cagnulari e Vermentino, tradizionali in Sardegna.

Vi confesso che mi è capitato in diverse occasioni di sentire parlare del vino Siddura e, da amante del buon vino sposata a un vero appassionato, smaniavo per assaggiarlo. Un'etichetta dai vini pluripremiati non poteva che dare delle soddisfazioni al palato e, infatti, i vini che ho avuto il piacere di assaggiare mi sono piaciuti tantissimo.

2-Siddura

SPÈRA è un vino bianco che gode della vicinanza del Mediterraneo, del terreno granitico (dunque un po' arido) della Gallura e del maestrale. Questo il mix di ingredienti che contribuisce alla nascita di un vino fresco e profumato, da gustare come aperitivo, ma anche per accompagnare piatti di mare, proprio come l'ho gustato io. Brillante, giallo paglierino con caratteristici riflessi verdognoli, questo vino firmato Siddura è 100% Vermentino, vitigno di origine spagnola molto diffuso in Sardegna. Il profumo fiorito e fruttato insieme è avvolgente, come il sapore fresco ma secco, delicato. Ha saputo conquistare me e mio marito che ne abbiamo salutato con tristezza l'ultima goccia. Gustato freddo è proprio una meraviglia. 13% vol. Curiosità: nel 2013 SPÈRA, che significa " fascio di luce", ha vinto la medaglia di bronzo Decanter (UK).

MAÌA è il primo vino nato dalle terre di Siddura, il primo fiore all'occhiello della passione aziendale. Un bianco di carattere, Vermentino 100%, che va a nozze con il terreno gallurese essenzialmente granitico. Il nome significa "magia" e si riferisce al fascino intrinseco della Gallura e al carattere tipico del vino. Una particolarità è che la vendemmia, a metà settembre, avviene manualmente con grande cura per non danneggiare i preziosi acini che poi, una volta macerati, riposano in botti di rovere francese per qualche tempo. Il colore è dorato, con riflessi paglierini; delicato e dai sentori fruttati e agrumati, con note speziate, ha un sapore fresco e bilanciato, corposo con un gradevolissimo retrogusto di mandorla amara, che poi è una tipicità del Vermentino. Si abbina ad antipasti sia di mare che di terra, a primi piatti marinari e a formaggi molli o non troppo stagionati. Molto versatile, ma indubbiamente buonissimo, è il vino che personalmente ho apprezzato di più, amando particolarmente i vini bianchi. 14% vol. Curiosità: nel 2011 MAÌA di Siddura ha vinto la medaglia d'oro Decanter (UK).

ÈREMA è uno degli ultimi nati della cantina Siddura, un rosso frutto di un blend di uve rosse, Cannnau e Cagnulari, vinificate in acciaio. Il risultato è un vino dal colore rosso rubino con tendenza al viola; dal profumo delicato di frutti di bosco e di ciliegia. Il suo sapore è fresco, fruttato e persistente. Molto piacevole anche perché la nota alcolica non è marcata. ÈREMA, che significa "piccola piantina" è un rosso versatile, da abbinare a primi di pasta al sugo, minestre di pesce, agnello ma anche a formaggi di media stagionatura. 13,5% vol. Curiosità: Gambero Rosso ha dato due calici al vino Erema di Siddura, mentre Vini Buoni d'Italia ben 4 stelle.

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Eleonora Musumeci

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