Lo stile scandinavo: arredare senza toppare
Lo stile scandinavo: arredare senza toppare
Lo stile scandinavo è uno dei trend del momento in fatto di arredamento. Tutti abbiamo cercato almeno una volta di emulare quello stile ma, se apparentemente sembra semplice, nella realtà è facile toppare alla grande.
Arredare la propria casa in stile scandinavo non è un’impresa impossibile, ma è importante tenere a mente che non si tratta solo di design. In Scandinavia l’arredamento è innanzitutto una questione pratica e uno stile di vita. Insomma scegliere questo stile significa abbracciare uno state of mind.
«Arredare non significa fare scenografie, non significa fare belle immagini per le riviste; è piuttosto creare una qualità di vita, una bellezza che nutre l’anima.»
Albert Hadley
Lo stile scandinavo: 5 caratteristiche che fanno la differenza.
1. Il colore bianco
Quando sul motore di ricerca cercate questo stile non può non saltare all’occhio quanto questo colore sia presente in maniera costante. Questo perché in Scandinavia, specialmente d’inverno, c’è pochissima illuminazione ed è importante che la casa ne possa riflettere il più possibile.
Le pareti bianche sono un MUST ma come in tutte le cose a me piace poter affrontare certe questioni con la certezza di poter sgarrare. Oltre al bianco si possono scegliere altri colori, a patto che si mantengano su tonalità molto chiare e che ci siano dettagli bianchi strutturali come scale, porte ma anche quadri, lampade ecc.
2. Il legno
Se non amate il legno questo non è lo stile che fa per voi. Anche il legno deve far parte del vostro arredamento. Esso è fondamentale non solo come elemento di design ma ancora una volta per uno scopo pratico: il legno è isolante.
Lo possiamo trovare in elementi come il parquet, nel mobilio, nel soffitto (le travi a vista sono ben accette), o in tutte e tre. Le tonalità che dovrà assumere vanno dal bianco al noce pallido, ma va bene anche il frassino o l’acero.
3. Le piante
Gli scandinavi sono famosi per la loro cura dell’ambiente (in Svezia non esistono piatti e stoviglie di plastica) e il loro amore per la natura. Un’altra cosa che proprio non può mancare sono le piante d’ambiente. Sbizzarritevi! Va bene qualsiasi cosa, piccole, grandi, grasse, secche, in bagno, in cucina, in salotto. Purché ci siano e purché le amiate anche voi!
4. Geometria
La geometria dei mobili deve essere il meno elaborata possibile. Linee pulite, curve al punto giusto. In questo ci viene in aiuto il mercato delle pulci. Infatti i mobili che usavano le nostre nonne alla moda negli anni ’70 sono perfetti dato che proprio in quel periodo tutti erano in fissa con la geometria. Il vintage in generale è un ottimo punto di partenza anche se non l’unico.
Se il vintage proprio non vi va giù non è detto che dobbiate rinunciare ad arredare la vostra casa in perfetto stile scandinavo. Ci sono soluzioni moderne ibride e industrial che si integrano perfettamente. La cosa importante è la geometria lineare e pulita.
5. Tessuti grezzi
And last but not least, i tessuti che devono assolutamente essere (o dare l’idea di essere) grezzi. Che cosa vuol dire? Coperte di lana, rivestimenti in pelle e pelliccia (meglio se finte), lino e feltro non elaborati o trattati.
Un tocco in più: la palette di colori
Se avete difficoltà con la scelta dei colori vi consiglio di tenere sotto mano una palette di colori definita e chiara. Giocate con i contrasti! Pareti bianche e parquet bianco con un tappeto nero oppure una poltrona azzurra con un mobiletto di legno aranciato. Non abbiate paura di osare e dare il vostro tocco di personalità purché la palette sia coerente e purché non contenga più di 4 colori (incluso il bianco e il colore del legno).
E voi cosa ne pensate? Avete altri consigli da dare?
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