Emergenza ambiente: salvare il pianeta a piccoli passi

HOME SWEET HOME Senza categoria

Emergenza ambiente: come salvare il pianeta a piccoli passi.

Il fenomeno di Greta Thuberg è noto a tutti. Non volendo entrare nel merito delle polemiche che ci sono state sul suo personaggio, una cosa è chiara: non c’è più tempo. Il pianeta si sta surriscaldando e i nostri figli ne subiranno le conseguenze. Ci risulta difficile pensarci sul serio, se non altro perché in questa epoca siamo tutti sintonizzati sul qui ed ora, sull’i(n)stante, ma le cose stanno davvero precipitando.

Un paio di numeri sull’ambiente che riguardano la situazione del nostro paese, in primis, e quella mondiale che rendono l'idea dell'emergenza ambiente:

  • 33 sono le aree italiane a rischio inondazione secondo l'Enea a causa del riscaldamento globale.
  • 42% è la percentuale di coste delle spiagge italiane in erosione secondo il dossier "spiagge indifese" di Legambiente.
  • Il calo produttivo dell'olio d'oliva in Italia è del 30% nel 2014 a causa dell’instabilità climatica.
  • 12 sono i miliardi di euro sprecati ogni anno in Italia a causa del cibo buttato nella spazzatura.
  • 206 sono i kg di rifiuti - tra mozziconi di sigaretta, sacchetti di plastica, lattine, ecc - che finiscono in mare ogni secondo. Lo studio è di Surfrider Foundation Europe.
  • 4,3 sono i milioni di decessi annuali nel mondo causati dall'inquinamento indoor. I dati sono dell'Oms.
emergenza ambiente

Questo è solo un esempio, ma la verità è che alle prossime generazioni stiamo consegnando un pianeta in pessime condizioni. Volendo escludere volutamente il discorso sulle responsabilità, politiche ed economiche, di chi guida la società, si potrebbe discutere però su cosa possiamo fare noi come singoli, non solo aiutando il nostro pianeta ma anche e soprattutto dando il buon esempio alle generazioni prossime, in primis ai figli.

Cura dell’ambiente (e delle bollette)

Con dei piccolissimi accorgimenti potete ridurre in maniera consistente l’impatto energetico e le emissioni di CO2 e di conseguenza abbassare i consumi di gas e luce. Vediamo subito come:

  • Alzando il termostato di 2° in estate e abbassalo di 2° in inverno, potete risparmiare quasi una tonnellata all’anno di CO2
  • Pulendo o sostituendo i filtri della cappa e del condizionatore, potete risparmiare circa 160 kg di CO2
  • Staccando i trasformatori dei caricabatterie, poiché continuano a rimanere sotto tensione anche se le apparecchiature sono spente.
  • Avvolgendo un panno di tessuto isolante attorno al boiler, potete risparmiare 250 kg di CO2 l’anno
  • Utilizzando pentole a pressione per cucinare, potrete risparmiare il 70% dell’energia che utilizzate con le pentole classiche
  • La manutenzione regolare dell’auto e il car sharing aiuta a mantenere l’efficienza energetica e a ridurre le emissioni

La differenziata è importante, il riciclo ancora di più

Quante volte abbiamo sentito parlare di emergenza rifiuti? Ebbene, la raccolta differenziata è fondamentale ma non produrre rifiuti ancora di più. Inutile prendersela con il comune. La cosa migliore da fare è imparare a produrre una minima quantità di rifiuti. Sapevate che in media, pro capite, produciamo circa 50 kg di rifiuti l’anno? E allora:

  • Riciclate i rifiuti organici, compostandoli se avete un giardino, utilizzando compostatori domestici o tritarifiuti.
  • Minimizzate l’utilizzo della plastica, comprando prodotti di carta riciclata e “plastica” biodegradabile, prodotti con il minimo imballaggio, detersivi alla spina, pannolini ecocompatibili ecc.

Gli allevamenti intensivi

L’impatto ambientale provocato dagli allevamenti intensivi (la carne che mangiamo tutti) è a dir poco disastroso. Gli allevamenti intensivi sfruttano una quantità di risorse inimmaginabili:

  • Risorse alimentari. Gli animali hanno bisogno di nutrirsi. Un manzo, dalla nascita alla sua macellazione consuma circa 5000kg di mangime. Un terzo della produzione mondiale di cereali - 745 milioni di tonnellate nel 2007 - viene consumata dagli animali allevati.
  • Risorse idriche. Sono richiesti dagli 80 ai 200 litri di acqua al giorno per una mucca. Inoltre per produrre un kg di carne di carne di manzo occorrono 100 000 litri di acqua.

Non solo. Come è noto gli allevamenti producono anche tanti effetti negativi sulla qualità dell’aria, dell’acqua e delle foreste.

Ma una soluzione c’è: consumare meno carne.

Fonti articolo:

https://www.corriere.it/ambiente/includes_methode/box_ambiente_tutti_numeri.shtml

https://www.riscaldamentoglobale.it/migliorare-futuro/consigli_33.html
https://www.riscaldamentoglobale.it/migliorare-futuro/consigli_33.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Impatto_ambientale_dell%27industria_dei_cibi_animali

Alba Capasso

Alba Capasso

Alba Capasso, 26 anni, copywriter in erba e amante dei social network. Ama dire la propria, dove c’è un problema cerca di trovare sempre la soluzione più congeniale e creativa. Sogna di lavorare nell’ambito della pubblicità e di aiutare le persone. Fa la raccolta differenziata con cura e sta cercando di non mangiare carne. Compito arduo essendo una napoletana doc che ama cucinare e soprattutto mangiare. Odia la perfezione e la scortesia, la gentilezza è il suo mantra.

10 thoughts on “Emergenza ambiente: salvare il pianeta a piccoli passi”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.